La mamma la dimentica nell’auto, muore bimba di 18 mesi

14 Novembre 2017

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La mamma la dimentica in auto sotto il sole, bimba di 18 mesi muore per arresto cardiaco. E’ successo mercoledì a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo. Sarebbe rimasta chiusa nell’auto sotto il sole tra le 8 e le 14. La mamma, 38 anni, avrebbe fatto la terribile scoperta all’uscita dal lavoro.

La donna, residente a Terranuova Bracciolini (Arezzo), aveva parcheggiato l’auto, una Lancia Ypsilon, vicino al municipio. Nessun passante si sarebbe accorto della piccola nel sedile dentro l’auto. Testimoni hanno raccontato di aver capito cosa era accaduto solo dopo aver sentito le urla disperate della madre. Una tragedia causata dallo stress.

Come afferma la Presidente Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, Paola Vinciguerra, anche docente all’Università Ludes di Lugano, “lo stress è una condizione che, se non accompagnata da momenti di defatigamento, produce un’alterazione chimica in tutto il nostro corpo creando stati di depressione, ansia e anche malattie fisiche”.

Secondo l’esperta, dunque, “la donna che ha dimenticato la sua bambina in macchina ha registrato nella sua mente il fatto di aver portato la figlia a scuola come qualcosa di accaduto, anche se in realtà non ha mai eseguito quell’azione.

Il tutto avviene in una falsa percezione di azioni compiute perché preventivate; poi il cervello, in uno stato di stress, si sposta sull’azione immediatamente da compiere dopo. Ecco allora che possono verificarsi cose terribili e inaccettabili”. “Colpa anche  – aggunge – del vivere frenetico e compulsivo, governato oggi dal continuo ricorso alla tecnologia.

Si fanno più cose contemporaneamente, si perde il contatto con la realtà, non si ascoltano né l’ambiente circostante ne’ se stessi e le emozioni che si provano – conclude la psicoterapeuta -. Viviamo una sorta di social jet-lag, cioè c’è distanza tra il nostro ritmo di vita e quello che la nostra fisiologia richiederebbe. Il nostro cervello, infatti, è una macchina più lenta di quello che pensiamo, come è lento il ragionamento che ci permette di comprendere e metabolizzare gli eventi, consentendoci di neutralizzarli e proteggendoci dallo stress”.