La pandemia e ora la guerra, ansie e paure cresceranno

14 Marzo 2022

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Prima la pandemia e ora la guerra, è normale che ci sono e che ci saranno sempre più persone che non riusciranno a dormire bene la notte», Per Eleonora lacobelli, presidente Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e responsabile del Centro Bioequilibrium, ora si rischia una vera e propria epidemia di insonnia.

Quanto inciderà il binomio pandemia-guerra?

«Temo molto. A causa della pandemia si è verificato un aumento dei disturbi del sonno di circa il 40%. Ora lo scoppio del conflitto in Ucraina non potrà fare altro che incrementare le nostre ansie e le nostre paure che, di conseguenza, si rifletteranno anche sul sonno».

Anche se la guerra non la stiamo vivendo in prima persona?

«È ovvio che non si può paragonare l’impatto psicologico della guerra su chi la vive direttamente rispetto a chi ne è uno spettatore, ma ci si può aspettare che gli effetti sulla nostra mente saranno molto importanti e con ogni probabilità dureranno nel tempo».

Quali sono i rimedi?

«Per risolvere i problemi di insonnia è bene fare molta attenzione alle buone pratiche per l’igiene del sonno. Abitudini sane, come una corretta alimentazione e una buona dose di attività fisica, possono essere di grande ajuto. Inoltre, dobbiamo sforzarci di tenere fuori dalla camera da letto i problemi. Niente smartphone, tablet e tv prima di andare a dormire. Meglio un libro e della musica rilassante per scivolare lentamente e serenamente nel sonno. In casi di insonnia grave e persistente è invece consigliabile chiedere l’aiuto di uno specialista».